Tracce di Schivenoglia si trovano sin dal I° sec. d.C. ma documenti importanti si hanno solo tra il 1205 e il 1215.
Gli insediamenti originari sembra che sorgessero nell'attuale località di Brazolo: questo è il nome con cui il borgo viene menzionato in un documento della fine del XII secolo. Solo più tardi, intorno alla metà del '500, compare la denominazione di "Schivenoja" che, secondo i più, andrebbe interpretata letteralmente: scomposta in "schiva" e "noia", indicherebbe il luogo in cui le famiglie nobili usavano trascorrere le vacanze.
Le vicende relative al Medioevo vedono anche in questo borgo, come in quelli vicini, il susseguirsi di diversi signori: infatti, dopo aver fatto parte dei possedimenti dei Canossa, venne donata dalla contessa Matilde di Canossa al monastero di San Benedetto in Polirone che si occupò della bonifica e, successivamente, entrò nelle proprietà dei Gonzaga, la signoria di questo casato, di cui il seguì le sorti, sviluppandosi nel periodo della sua ascesa e regredendo nella fase del suo declino, durò fino al 1707.
Singolare consuetudine locale, che si tramanda dalla seconda metà del XV secolo, è stata l'elezione del parroco da parte delle famiglie più ricche, sia pure nell'ambito di una terna di nomi designata dalla curia mantovana.
Ha raggiunto l'autonomia amministrativa nel 1816, dopo essersi staccata dal comune di Revere. Su vecchie corti e palazzine padronali aleggia il ricordo di passate villeggiature e di cospicue rendite patrizie: corte Dall'Acqua, risalente al XVIII secolo e dotata di palazzo e villa Ferrari, palazzo Cucca e l'Orto Chiari.
Nel patrimonio storico-architettonico spiccano, inoltre, numerose corti rurali sparse nel territorio (Possioncina, Pongiluppi -probabilmente un ex-convento-, Longhini, Zaccarelli, Boline).
La Chiesa parrocchiale dedicata a San Francesco d'Assisi, ricostruita in stile neoclassico dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale, custodisce all’interno, oltre un altare ligneo, una tela del pittore mantovano Lanfranco e il dipinto Trapasso di San Francesco del Raineri.
Da visitare nei dintorni vi è la Chiesa della Madonna di Brazzuolo, eretta nel 1688 per volontà del capitano Ferrante Pedocca dei Conti Pedocca-Manfredi. L’edificio è di gusto barocco e, all’interno, conserva sotto la mensa dell’altare un pregevole paliotto in scagliola policroma risalente al 1600. Nel 1946, dopo un attento restauro, la chiesa è stata dedicata alla Beata Maria Vergine detta anche Madonna del Rosario.