Sermide si trova dunque nella provincia di Mantova e nella regione Lombardia, addossata al fiume Po con un’altitudine che varia dagli 11,60 metri del centro storico ai 9,45 metri della stazione ferroviaria, ai 6-7 metri dei terreni vallivi. La più completa rappresentazione topografica di Sermide e del suo territorio è data dalla Carta d’Italia dell’Istituto Geografico Militare di Firenze al Foglio 63 II SO (Sermide) e al Foglio 75 I NO (S. Martino Spino).
A nord del Comune i confini sono tracciati dal corso del Po che lo separa dall’Alto Polesine (prov. di Rovigo) ancor oggi denominato Transpadana Ferrarese per essere stato ab antiquo la parte dello Stato Estense di Ferrara situata a nord del Fiume.
A est di Sermide confina con Felonica, già importante sede di un’abbazia benedettina; a sud confina con il Ferrarese e il Mirandolese (ora Modenese), per secoli stati autonomi, il che spiega la presenza e il ruolo delladogana tra Porcara e Pilastri, là dove la strada si biforca per Ferrara e Mirandola.
La superficie è di 6700 ettari pari a 21347 biolche mantovane. Come è noto, il termine biolca (dal lat. med.bubulca , ae, pari a 3138,60 mq) designa la quantità di terreno che un traino di otto buoi appaiati riusciva ad arare nell’arco della giornata sotto la capace guida di un bovaro.
I sermidesi residenti nel comune sono oggi assestati attorno alle 6500 unità, cifra poco più superiore a quella del 1848 che fu l’anno della distruzione di Sermide da parte degli Austriaci. Dal 1848 agli anni ’50 del '900 la curva demografica aveva registrato una grande impennata con una punta massima di 11.052 abitanti nel 1951. A partire da allora ha avuto inizio il grande esodo verso Torino, Varese, Milano, la Brianza, ecc. che in tre decenni ha quasi dimezzato la popolazione.